18 maggio 2008

Acque tempestose


Al mio ritorno in sella un po' di filosofia spiccia.
A tutti può capitare un periodo di acque tempertose: a qualcuno può capitare di rompersi una spalla, a qualcuno di essere mollato dalla fidanzata, a qualcuno di perdere un amico o dei soldi ma la differenza tra un ciclista della domenica e un rampiker è che l'uno a metà della prima salita un po' difficile si arrende e magari torna indietro mentre l'altro nel momento di difficoltà ha sempre il "bottone della riserva" (termine rubato allo scoutismo) che se pigiato ti permette di arrivare fino in cima ed affrontare con maestria e soddisfazione la discesa. E' così che ho sofferto per 6 lunghi mesi costretto al footing per mantenere un po' di forma (come fanno quelli che lo fanno sempre?) ma adesso è una vera goduria poter di nuovo sentire il vento in faccia.
La vita non è facile per nessuno così tante volte è anche bello farsi tirare dall'amico più forte che magari ti passa una borraccia di acqua fresca ma sappiate che ognuno possiede una forza sovrumana quindi usiamola. Sarete sicuramente d'accordo che pedalare fa bene sia ai muscoli che al cervello quindi beati noi che l'abbiamo capito!

5 commenti:

JL ha detto...

un commento di poche parole: GRANDE LUCA!

albatros ha detto...

bel post Luca! le tua perle di saggezza mancavano a tutti.

Sigman ha detto...

che lo spirito di akela sia sempre con noi!

JL ha detto...

dopo oltre due anni rileggere questo post di Luca...: spettacolare!

JL ha detto...

dopo oltre due anni rileggere questo post di Luca...: spettacolare!